La Marijuana o Cannabis i fiori più pungenti e amati di sempre

Marijuana è un bellissimo nome per dei fiori altrettanto belli , profumati e soprattutto amati.

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In verità quando usiamo il termine Marijuana, intendiamo i fiori già portati ad essicazione e pronti, con grande felicità del consumatore aggiungerei, per essere “consumati” in qualsivoglia modo.

Il termine, deriva da “Marhiuana”, parola usata in Messico per definirne i fiori di Cannabis Indica, che venivano consumati per scopo stupefacente.

L’inglesizzazione del termine, con l’aggiunta della “J” al posto della “HU”, avenne durante gli anni trenta, con la demonizzazione della pianta della ganja, da parte dei grandi magnati del petrolio e della cellulosa negli Stati Uniti.

Essendo il Messico allora uno stato ostile agli States , era quindi più facile far passare la comunissima e conosciutissima canapa per una pianta nuova e dagli effetti devastanti.

La Marihuana e la sua probizione : Franklin Delano Roosevelt e la Marihuana Tax Act.

Con l’introduzione del nome messicanizzato della canapa e successivamente con la sua anglofonizzazione, i due maggnati del petrolio e della cellulosa,rispettivamente : Lammot du Pont II e William Hearst , cominiarono a portare avanti una campagna bugiarda e senza fondamento per demonizzare questa amatissima piantina.

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Grazie ai loro investimenti e ai loro contatti coi i media e i giornali,Lammount e Hearst riuscirono a convincere la popolazione americana, che fumare l’erba poteva portare a uccidere qualcuno sopprattutto grazie alla presunta “dipendenza” causata da essa.

Tutte queste informazioni venivano passate al popolo americano,che conosceva benissimo la pianta, visto che anche il suo amatissimo presidente, Abraham Lincoln era un coltivatore.

Diffatti aveva piantagioni di canapa per scopo industriale, anche se la cosa strana, sta nel fatto che nei suoi diari scrive che bisogna separare le piante maschio dalle femminili per evitare l’impollinazione, e quindi la produzione di semi, che è risaputo fa perdere la forza stupefacente alla pianta : la classica e deliziosa sensimilla . Ma questa è un’altra storia e ne parleremo in un prossimo articolo.

Grazie a ricerche scientifiche fasulle,a medici che giurano che è questa la pianta che rovinerà generazioni, psicologi che concordano nel fatto che anche da una sola canna o joint è possibile impazzire, e se non questo , perlomeno diventare dipendenti e quindi un pericolo per sè stessi e gli altri.Proiettando a spot pubblicitari,che riportiamo qua sotto, che fanno vedere gente che impazzisce dopo aver fumato e fa cose che normalmente non farebbe mai,questa pianta viene proibita.

La sua proibizione avviene il 14 giugno del 1937 con l’abbrogazione della legge da parte di Franklin Delano Roosevelt della Marihuana Tax Act.

Gli effetti della cannabis e l’amata euforia donata da questa magnifica pianta

Come descrivere l’euforia donata dall’inalazione o dall’assunzione di fiori secchi delle profumatissime cimette di marijuana?

Sebbene sia quasi impossibile , visto che l’euforia è un qualcosa di soggettivo e dipendente anche da vari fattori sia psicologici che ambientali.

Qua entriamo in un argomento molto interessante : infatti come qualsiasi altro allucinogeno ,perchè ricordiamoci si tratta sempre di questo, anche se non dà allucinazioni vere e proprie , naturalmente dipende dalla dose assunta e dalla varietà, ma quando si parla di una canna o due il contenuto di THC o Delta-9-tetraidracannabinolo  e degli altri cannabinoidi non è sufficiente a dare effetti allucinogeni.

Olio canapa

Qui sopra: immagine di bottiglia contenente sciroppo alla marijuana.

Quindi sapendo che si tratta di un allucinogeno , dovremmo prendere le precauzioni necessarie , e tenere conto dell nostro : stato mentale , fisico e del luogo in cui vogliamo affrontare l’esperienza.

Timothy Leary , nei suoi libri spiega come affrontare le esperienze psichedeliche , anche se , natralmente spiega l’argomento sopprattutto per l’uso di Lsd e altre sostanze allucinogene potenti.

Suddivide l’esperienza in : Set , Setting e Sitter.

Timothy Leary

Qui sopra una foto di Timothy Leary

Con Set si intende lo stato mentale in cui la persona si trova al momento di beneficiare degli effetti della sostanza.

Naturalmente più siamo a nostro agio e abbiamo il controllo della situazione, più facile è che non ci vengano le famose “paranoie” ,che tutti i fumatori conoscono , e quindi che l’esperienza sia delle migliori.

Naturalmente vi spiego queste cose non perchè l’assunzione di marijuana possa nuocere in qualche modo , ma perchè essendo comunque una sostanza che distorce i nostri sensi e la percezione della realtà , anche se molto meno rispetto ad altre droghe come ad esempio l’alcol , può essere causa di disagio soprattutto per i più inesperti.

Ma torniamo al nostro argomento!

Il Settting è il posto dove ha luogo lesperienza , ed è fondamentale visto che , se siamo a casa nostra o in un luogo a noi familiare, visto che è molto più facile che l’esperienza sia divertente e perchè no educativa.

Diffatti gli allucinogeni hanno il grande pregio di catapultarci nel nostro mondo interiore e spogliarci di ogni certezza , direi denudarci e mostrarci

quanto siamo in pace con noi stessi e a nostro agio.Diffatti psichedelico deriva dal greco “psiche “ cioè anima e “delos “ che vuol dire manifestare e quindi “Mostrare l’anima”.

Ma non è oro tutto quel che luccica , come dice la saggezza popolare , diffati l’uso scorretto degli allucinogeni porta su un unica via : la pazzia a meno che la persona non lo usi per uno scopo religioso, come accade con gli sciamani e quindi con le dovute precauzioni.

Il sitter è invece la persona con cui decidiamo di intraprendere l’esperienza , che dovrebbe essere una persona di cui ci fidiamo cecamente , e sappiamo che ha la calma neccessaria per gestire situazioni imnprovvise e fuori dall’ ordinario.

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Gli effetti più comuni , come tutti sappiamo ,sono i classici occhi rossi, la gola secca o secchezza delle fauci , la stimolazione dell’appetito o la cosidetta “fame chimica” che dona al interessato una sensazione di irrefrenabile fame , soprattutto di dolci.Il soggetto soddisfa questo bisogno divorando qualsiasi cosa gli capiti nel diametro del proprio braccio visto che di solito , i fumatori di cannabis sono dei bradipi con l’unica differenza che non scendono dall’albero neanche quell’ unica volta per fare i propri bisogni.

Con questa ultima aggiunta , sperando di non aver offeso nessuno ,ma come sappiamo qualche volta la verità fa male .

Anche se ,spesso lo scordiamo ,ci sono sempre più verità ,sullo stesso argomento e teniamo conto che tutto è sempre e comunque , come con gli effetti dati da questa pianta , soggettivo.

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